Molti fan e appassionati di musica e degli U2 in particolare si chiederanno come fa il chitarrista The Edge a produrre un suono cosi inconfondibile e spettacolare, tanto da essere considerato un marchio di fabbrica e di riconoscimento della band. Sicuramente i suoi segreti li avrà…e di sicuro più di uno! Andiamo quindi alla scoperta dei misteri che avvolgono il sound U2 targato The Edge partendo dall’analisi di un piccolo ma significativo dettaglio che riguarda le sue performance: il suo plettro… E per capirne meglio pregi e utilizzo adeguato ci avvaliamo delle conoscenze concrete del nostro interprete di The Edge, Anx.
Di tutti i plettri che vengono fabbricati dalle varie case, The Edge utilizza esclusivamente gli “Herdim”… Come mai secondo te? Qual’ è la loro caratteristica specifica?
Con esattezza gli Herdim Blue Nylon Pick West Germany sono rarissimi e se non sbaglio vengono prodotti solo in Germania anche perché è l’unica fonte dove posso fornirmi. Ogni chitarrista sogna di inventare qualcosa di innovativo che lo distingua da altri; cito in esempio anche un altro big della storia, Bryan May chitarrista dei Queen, che ebbe l’inventiva di suonare con una monetina da 1 penny. Gli “Herdim” hanno la particolarità di essere zigrinati nella parte superiore del plettro dove comunemente vengono impugnati per una corretta postura, tecnica e didattica. Sostanzialmente la zigrinatura nasce per non far scivolare le dita ed afferrare meglio il plettro ma il nostro genio “The Edge” ha deciso di complicarci la vita impugnandolo al contrario, quindi dalla parte a punta. Colpendo le corde dalla parte zigrinata avviene uno sfregamento ottenendo il classico “cing” che caratterizza il suo tocco.
C’è un modo particolare adoperato da The Edge per utilizzare al meglio questi plettri sulle corde delle sue chitarre?
Non me lo ha mai spiegato di persona ma a tentativi sono giunto a conclusione che effettuando brevi rotazioni, nel colpire le corde durante un arpeggio simulando uno “strappo” in termine tecnico, sia il metodo più efficace.
In una scala da 1 a 10 quanto e importante saper maneggiare questo plettro per riprodurre in maniera autentica il sound degli U2?
Appunto, magari un setup non identico, una chitarra differente dalle sue, amplificatori non in stereo, sicuramente non incidono quanto l’utilizzo corretto del nostro triangolo azzurro. Quindi direi un bel 10 con lode!
Quanto cambierebbe in termini di performance l’utilizzo o meno di un plettro “Herdim”?
Vi garantisco che capita spesso di andare in visita a colleghi per una sana suonata assieme per puro piacere ed ovviamente non sempre mi sposto con la strumentazione adeguata, eccetto 2 o 3 “West Germany” nel portafoglio. Suonando con gli “Herdim”, spesso mi chiedono: “Perché hai modificato i preset senza chiedere il permesso?”. Allora faccio provare a loro il mitico accessorio per dimostrare il netto cambio del sound.
Nella tua idea di tribute band, ed in particolare dell’essere interprete di un personaggio in particolare, nel tuo caso di The Edge, quanto conta in termini di resa utilizzare gli stessi strumenti del personaggio in questione?
Anche se con solo una Fender Stratocaster, abbinata al plettro sopra citato e buon setup, già sarebbe divertente suonare l’80% della discografia. Ma per gli audiofili e perfezionisti ovviamente se un brano nasce con una Gibson Explorer, è stato studiato sulle caratteristiche di quella chitarra; lo stesso vale per i delay miscelati in maniera corretta oppure il banale utilizzo dei Vox come amplificatori.
Come hai fatto ad apprendere tutte le nozioni che ti sarebbero servite a ricreare il sound del chitarrista U2?
Principalmente ho la fortuna di avere un ottimo orecchio che mi ha permesso con gli anni di arrivare ad un buon livello, eccetto alcuni buoni consigli da parte di qualche musicista conosciuto durante il percorso. Ho sempre preferito arrangiarmi da solo nella ricerca di parametri da inserire nei vari stompbox modeler, anche perché, a mio parere, on-line è pieno di consigli campati per aria e tutorial improvvisati. La cosa importante è la creazione del preset su misura della propria mano destra, in base alla forza che diamo al plettro per colpire le corde. Dato che la forza è soggettiva, bisogna regolare ad esempio il “gain” di un determinato effetto. In sostanza: non diventate matti a cercare parametri o acquistare i due castelli di rack per ottenere il suono di The Edge; il trucco sta nella pennata.
Insomma, basta poco… Un piccolo particolare per creare un suono grandioso che tutti cercano di riprodurre ed imitare…
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